Couscous Marocchino Tradizionale: Profumo di Casa e di Infanzia

Couscous Marocchino Tradizionale: Ricordi, Profumi e Segreti di Famiglia

Couscous Marocchino Tradizionale: Profumo di Casa e di Infanzia

Quando penso al couscous marocchino, mi vengono in mente i pranzi della domenica, quando la cucina si riempiva di vapore e di un profumo che si sentiva già dalle scale. Mia nonna diceva sempre che il couscous non è una ricetta: è un rito. E in effetti, la pazienza è l’ingrediente segreto.

La prima volta che ho provato a prepararlo da sola, ero convinta che bastasse seguire le istruzioni alla lettera. Mi sbagliavo. Il segreto, come ho imparato, è “sentire” la semola tra le dita, capire quando è pronta solo dal suo profumo e dalla sua morbidezza.

Ingredienti

  • 1 kg di couscous di semola di grano duro
  • 1/2 bicchiere di olio d'oliva
  • 1 cucchiaio di burro chiarificato (smen)
  • 1 cucchiaino di sale
  • Acqua quanto basta

Preparazione passo-passo

Inizio sempre versando la semola in una gsaa (la grande ciotola di legno che usava mia madre). Lì, con calma, aggiungo l’olio e passo qualche minuto a sgranare i chicchi uno ad uno con le mani. È un gesto che scalda il cuore, quasi meditativo.

Una volta pronta, la verso nella parte superiore della couscoussiera, mentre sotto bolle l’acqua. Dopo circa 20 minuti di vapore, la rimetto nella ciotola, la bagno leggermente con acqua salata e la sgrano ancora. Questo passaggio lo ripeto tre volte: sì, è lungo, ma il risultato ripaga sempre.

Alla fine, aggiungo il smen e copro con un telo pulito fino al momento di servire. Di solito lo accompagno con un ricco stufato di verdure e ceci, ma a volte, quando voglio fare un salto indietro nel tempo, lo servo semplice, proprio come faceva mia nonna.

"Il couscous non è mai solo cibo. È un invito a sedersi, a condividere e a prendersi il tempo di stare insieme."

Se vuoi scoprire di più sulla tradizione del couscous nel Nord Africa, puoi leggere questo approfondimento.

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