Il tajine dolce-salato che mi ha riconciliato con la cucina di casa
Era una domenica piovosa. La città era silenziosa, e io avevo in testa solo un desiderio: sentirmi di nuovo a casa. Aprii la dispensa con poche aspettative, ma qualcosa mi colpì: un sacchetto di uvetta dimenticato, accanto a un barattolo di cannella e un pezzo di carne in frigo. In quel momento ho sentito mia madre sussurrarmi dall’altra stanza: "Fai il tajine, quello dolce...".
Non cucinavo quel piatto da anni. Troppo legato ai ricordi, troppo forte il profumo che riempiva casa quando lei lo preparava. Ma quella domenica ho deciso di affrontarlo. Ho preso il mio tajine, acceso il fuoco basso e ho iniziato a tagliare cipolle come se fossero pezzi di memoria da ricomporre.
🧅 Ingredienti (per 4 persone affamate di ricordi)
- 1 kg di carne di manzo con osso (spalla o petto)
- 1 cipolla grattugiata per la base
- 1 kg di cipolle bianche a rondelle sottili
- 10 prugne secche (se vuoi esagerare con la dolcezza)
- 1 cucchiaino di pepe nero
- 1 cucchiaino di curcuma
- 1 cucchiaino di zenzero in polvere
- 1 pizzico di zafferano (anche in pistilli, se sei fortunato)
- 4 bastoncini di cannella
- 4 cucchiai di olio d’oliva
- 1 cucchiaio di burro
- 100g di uvetta nera
- 1 cucchiaino di cannella in polvere
- 2 cucchiai di zucchero di canna
👨🍳 Preparazione lenta, come si faceva una volta
1. Immergi l’uvetta in acqua tiepida. Deve gonfiarsi lentamente mentre prepari il resto. Come un ricordo che riaffiora con calma.
2. Fai rosolare la carne in una tajine con la cipolla grattugiata, le spezie, l’olio e un po’ d’acqua. Chiudi il coperchio e lascia che il tempo faccia la sua parte: almeno un’ora e mezza a fuoco basso.
3. Aggiungi le cipolle tagliate a rondelle, il burro e la cannella in bastoncini. Quando la casa inizierà a profumare di dolce e di spezie... saprai che sei sulla strada giusta.
4. Fase finale: unisci l’uvetta ben scolata, la cannella in polvere e lo zucchero. Lascia insaporire dolcemente per altri 10-15 minuti finché tutto non sarà caramellato e profumato.
🍽️ Come lo servo (e con chi)
Questo piatto non si serve da solo. Si serve con pane caldo, mani che si incontrano al centro della tavola e storie da raccontare. A casa nostra, lo accompagnavamo sempre con tè verde alla menta, versato alto, con schiuma e sorriso.
💬 Un consiglio da chi ci è passato
Non avere fretta. Questo tajine premia chi sa aspettare. Se lo cuoci lentamente, ti ripagherà con un sapore che non dimenticherai. E se ti scappa una lacrima mentre affetti la cipolla... beh, forse non è solo colpa della cipolla.
Scritto con cuore e cipolle – Agosto 2025
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